1. |
Intro
01:56
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Primavera Depressa
08:43
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In sintonia con l’amarezza, niente gioia o felicità
In questo mondo inutile e sempre cupo, come l’orrore
Le foglie morte, che rinascono. Ogni fottuto anno
Tra bugie e ricordi, un'altra primavera sprecata
Vorrei solo appendermi ad un cappio in una stanza buia e desolata
Tutto tempo sprecato
C’è un’ombra sulla collina che mi perseguita giornalmente
Rendendo impossibile questo tragitto chiamato vita
Sta arrivando un’altra primavera
Sta arrivando un’altra primavera depressa
La malinconia mi proietta in un futuro privo di serenità
Rannicchiato sotto a una roccia per coprirmi da una pioggia di fuoco
Rivedo i miei ricordi del passato in un fiume nero abbandonato
Dove neanche un grido può distruggere il ghiaccio che li circonda
Le piante stan fiorendo a vista d’occhio
Chissà se mi sosterranno
O se questa vita meschina prenderà il sopravvento
E se Dio non esiste, chi mi salverà?
Vedo solo nuvole grigie avvicinarsi senza scrupoli
E una luce colma di speranza, annegata nelle mie stesse lacrime
Oh depressione...è un onore averti qui accanto a me
Davanti ad alberi fioriti e piogge devastanti
Sta arrivando un’altra primavera
Sta arrivando un’altra primavera depressa
Un’altra esperienza agonizzante
Che mi porterà ad una fine orribile
Passo dopo passo mi addentro nella mia mente
Dove posso rifugiarmi da questo presente
E vivere in un mondo avvenuto
Ho la vista offuscata da ricordi
Un abisso indescrivibile
Sto scappando da questa realtà assurda, che prima o poi, rimpiangerò
Sugli alberi crescono foglie secche e grigie, che cadono
Rappresentando il fallimento del mondo
Sarà anche primavera
Ma dentro me sarà sempre autunno
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3. |
Ricaduta
08:33
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Parte tutto dalla testa, esiste realmente?
Un desiderio mutato in realtà in mezzo a odiose delusioni
Convinto di una promessa, illuso da un sogno egoista
La vista del buio rassicura i tuoi lamenti disastrosi in mezzo a lacrime di pietra
La verità è che la sofferenza ti attira
Il dolore ti nutre giorno dopo giorno
Vuoi evadere? Non puoi, non vuoi
Un patto, se l’ascolti ti darà tutto ciò di cui hai bisogno
Senti la sua voce allontanarsi e tornare in continuazione
Ormai è in te, ormai gli appartieni
Cosa ti aspettavi? Di poter arretrare?
È tardi, è già stato deciso, rassegnati e sopporta
Finirà quando ti porterà nella tomba insieme ai ricordi
In un’enorme fossa dove riposano pensieri
Mai nessuno capirà tutto questo
Mai nessuno capirà tutto questo
Vuoi evadere? Non puoi, non vuoi
Vuoi evadere? Non puoi, non vuoi
Secoli, passati veloci come le stagioni a fissare una luce inesistente
Naufragati in acque agitate che rispecchiano l’oblio assoluto
Respirando nubi di fumo nero col sapore di acqua divina, dimenticando la morte
Un’ altra ricaduta, un'altra sofferenza rimandata a domani
Finlamente la vita sarà meravigliosa
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4. |
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Una giornata primaverile odiosa
Un’atmosfera piovosa più falsa della mia persona
L’ansia che pian piano si trasforma in nausea
Non distinguo più gli alberi da questi esseri umani che viaggiano senza meta
Parole affilate come coltelli affondano nei miei sentimenti accesi
Lacerando ogni minima ambizione
Vorrei addormentarmi in questa serenità depressiva che annuncia la fine della mia vita
Un tempo giaceva qui un altro me
Che ora è sparito insieme alla nebbia autunnale
Vorrei ritornasse, per sputargli addosso il mio rancore
E riprendermi ciò che mi ha tolto
È passata un’altra giornata inutile…che ha segnato la mia fallica esistenza
La lacrime avanzano sul mio inutile volto su cui è stampato un sorriso falso come la vita
Sta tornando a piovere, è meglio che vada
E così torno indietro
Con il cuore spezzato
E così torno indietro
Con il cuore spezzato
Lasciami addormentare ora
Fin quando saremo a destinazione
Una via dolorosa
Per morire felice
Con quel viso così dolce
Ma che nasconde un gusto amaro
E avvelena la mia esistenza
Con enorme tracotanza
Sta tornando a piovere, è meglio che vada
E così torno indietro
Con il cuore spezzato
E così torno indietro
Con il cuore spezzato
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5. |
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Su coraggio,
manca poco
ancora un passo e sono morto,
un passo verso l’infinito, un ultimo passo verso la fine,
un ultimo sforzo e sono morto.
Sarà questa la mia fine?
Ancora un passo e sono arrivato.
Ancora un passo e sono morto. Finalmente!
La quiete mi raggiunge ed io non scappo, non mi allontano
È questo quel che voglio
Un’altra anima che si spegne, un corpo pronto a trasformarsi in un mucchio di ossa,
un ricordo inesistente di una vita andata a male.
Cado disteso con lo sguardo fisso nel vuoto,
Non mi muovo
È giunta la fine e mi lascio andare
Non desidero altro
E tu non piangere per me, lasciami andare,
in fondo è questo quello che voglio.
Ancora un passo e sono morto
È chiuso anche questo capitolo
Pagine vuote, incomplete
Macchiate da un inchiostro corrosivo
Macchiate, dalla vita stessa
I miei occhi sono vuoti come il precipizio che mi attende
Disteso nel buio non ricordo il perché ma aspetto
Vengo risucchiato dalle sabbie mobili che il viaggio abbia inizio
Nessuna meta. Portami via e fammi del male
Le colline si aprono per accogliermi
Per accogliere un’altra vita guidata dal male
Non ricordo come sia quella sensazione di malessere
Che ti prende e ti porta con sé
Portami via, e ti prego, fammi del male
Vedo tutto sfocato
Sento che sei qui per portarmi con te
Mano nella mano, che il viaggio abbia inizio
Un forte malessere per raggiungere la fine
Io e la morte diventiamo un tutt’uno sulle sponde del lago
Tutto si ferma rimaniamo io e te
Portami via, e ti prego, fammi del male
E le colline si richiudono lentamente garantendomi un eterno riposo
Sto per cadere, non mi voglio più alzare
Portami via, e fammi del male!
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Damnatus Alessandria, Italy
The pain of living from Northern Italy
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