Oikos: All instruments, vocals and lyrics
Ble: Lyrics
lyrics
Parte tutto dalla testa, esiste realmente?
Un desiderio mutato in realtà in mezzo a odiose delusioni
Convinto di una promessa, illuso da un sogno egoista
La vista del buio rassicura i tuoi lamenti disastrosi in mezzo a lacrime di pietra
La verità è che la sofferenza ti attira
Il dolore ti nutre giorno dopo giorno
Vuoi evadere? Non puoi, non vuoi
Un patto, se l’ascolti ti darà tutto ciò di cui hai bisogno
Senti la sua voce allontanarsi e tornare in continuazione
Ormai è in te, ormai gli appartieni
Cosa ti aspettavi? Di poter arretrare?
È tardi, è già stato deciso, rassegnati e sopporta
Finirà quando ti porterà nella tomba insieme ai ricordi
In un’enorme fossa dove riposano pensieri
Mai nessuno capirà tutto questo
Mai nessuno capirà tutto questo
Vuoi evadere? Non puoi, non vuoi
Vuoi evadere? Non puoi, non vuoi
Secoli, passati veloci come le stagioni a fissare una luce inesistente
Naufragati in acque agitate che rispecchiano l’oblio assoluto
Respirando nubi di fumo nero col sapore di acqua divina, dimenticando la morte
Un’ altra ricaduta, un'altra sofferenza rimandata a domani
I was always intrigued by this group's choice of album covers, it isn't every day that you see high quality space photos in this genre despite the rise of "cosmic" black metal. But the music blew me away, this sounds like Austere took the atmospheric spacey route. (I will assume it's a coincidence that both bands are Australian) porcelainheart-
"La mort n'existe ni pour les vivants ni pour les morts" écrivait Épicure et ça reste toujours vrai : personne ne peut en faire l'expérience — sauf NONE, formation américaine qui en a fait son leitmotiv. Les membres du groupe sont inconnus et son premier album n'a pas de nom ; même le paysage sur la pochette est vaporeux. Si le DSBM est déjà d'une tristesse funèbre qui serre le cœur, les passages atmosphériques donnent à entendre les âmes en peine de l'autre côté du voile. Un début magistral... Jordan Vauvert
On ne frappe pas un homme à terre : c'est ce que dit la règle mais NONE a déjà prouvé qu'il ne les suivait pas et si son album éponyme retirait toute perspective de béatitude spirituelle, Life has gone on long enough, son deuxième opus, nous interdit l'accès au bonheur terrestre. La vie n'a aucune substance et la production plus distante le confirme. Le DSBM s'empare de textures sonores blues, mettant en relief une dépression urbaine. Les cris partent en fumées : ne restent que les pleurs... Jordan Vauvert